Vaccino antinfluenzale per gli anziani: si o no?

person Pubblicato da: Valeria Iavarone list In: News Data:
Vaccino antinfluenzale per gli anziani: si o no?

L’autunno oltre a portare via con sé l’estate è l’annunciatario dell’influenza. Con il cambio di stagione e l’avvicinarsi del freddo la possibilità di essere contagiati dal virus influenzale cresce in modo esponenziale. Ed è proprio prima dell’arrivo del mese di dicembre che gli esperti si fanno sentire con le raccomandazioni circa il vaccino antinfluenzale negli anziani. Infatti il modo migliore per prevenire il contagio dell’influenza è proprio vaccinarsi, così da diventare immuni o essere nel caso affetti da sintomi meno seri. 

Il vaccino ha una durata di 6-12 mesi, quindi se ne consiglia la ripetizione ogni anno, anche perché i virus cambiano e non si è protetti contro tutti i ceppi esistenti.

Una delle categorie maggiormente a rischio oltre i bambini sono gli anziani, secondo le stime mondiali ogni anno in Europa 40 mila persone muoiono proprio a causa dell’influenza, di cui 8 mila italiani. La percentuale maggiore, il 90% dei casi, interessa proprio i soggetti con un’età che supera i 65 anni. Quindi è giusto procedere al vaccino antinfluenzale negli anziani? Analizziamo i pro e i contro. 

Vaccino antinfluenzale per gli anziani: cos’è e quando farlo 

Il vaccino antinfluenzale per gli anziani si presenta come una soluzione liquida iniettabile contenente pezzetti di virus influenzale inattivato da alcune sostanze chimiche. Ogni anno il virus viene studiato, isolato e prodotto il vaccino. Raggiunge il picco massimo d’efficacia quattro settimane dopo l’iniezione, per questo il periodo migliore per procedere alla vaccinazione è da metà ottobre fino alla fine di novembre. Infatti secondo le statistiche il primo picco stagionale si raggiunge proprio con l’arrivo delle feste natalizie. 

Per le categorie considerate a rischio quindi bambini, anziani, donne incinte, soggetti immunodepressi o affetti da patologie complicate, il vaccino antinfluenzale è completamente gratuito, mentre per tutti i cittadini ha un costo che varia dai 10 ai 20€. Va richiesto e fatto tramite il proprio medico curante che lo somministrerà direttamente in ambulatorio negli orari di visita.

Per gli anziani allettati il medico effettuerà il vaccino antinfluenzale direttamente a casa del paziente senza alcun costo aggiuntivo e a titolo gratuito.

Perché sottoporre al vaccino antinfluenzale gli anziani?

Sottoponendo gli anziani al vaccino, l’organismo reagisce con una risposta immunitaria che potremmo definire quasi miracolosa. Dagli studi effettuati i soggetti vaccinati hanno:

-      Un’incidenza della malattia inferiore, con una riduzione del 30-70%;

-      Rischio di complicazioni ridotto dal 70-90%;

-      Ospedalizzazione smorzata dal 50-70%.

Considerando gli anziani come categoria a rischio, poiché più suscettibili alle infezioni, sono i primi ad essere contagiati, ed i soggetti più colpiti dalle complicazioni che il virus causa.

L’efficacia del vaccino nei confronti dell’ospedalizzazione causata della polmonite è leggermente inferiore per gli anziani che vivono al difuori delle case di riposo o case albergo, e più alto contro l’influenza vera e propria. Per chi risiede in queste strutture il vaccino è più efficace contro il ricovero per polmonite ma meno per l’influenza e i suoi sintomi.

Per aumentare la protezione nei confronti dei soggetti a rischio è importante che le persone attorno al soggetto siano anch’esse vaccinate. Il Ministero della Salute consiglia infatti a tutto il personale delle case di riposo o delle cliniche per soggetti in età senile il vaccino. Vale la stessa regola per i familiari che assistono l’anziano a casa.

Possibili effetti collaterali del vaccino antinfluenzale negli anziani

Al contrario di quello che si pensa, il vaccino antinfluenzale negli anziani non causa l’influenza, ma potrebbe scatenare una leggera sintomatologia momentanea simile a quella dell’infezione. In particolare nei soggetti che si vaccinano per la prima volta, dopo circa 6-12 ore dalla vaccinazione potrebbe manifestarsi:

-      Bruciore, rossore e dolore localizzato all’area della puntura;

-      Leggera febbre (non supera i 38 gradi);

-      Dolori muscolari;

-      Mal di testa;

-      Brividi;

La sintomatologia sparisce da sola in 1-2 giorni oppure è possibile ridurre il fastidio con i classici farmaci da banco. È fondamentale non rimandare la vaccinazione contro l’influenza se si manifestano già i sintomi. Dagli studi effettuati non emergono complicazioni o controindicazione nel sottoporsi all’iniezione se si ha già avuto o si ha in atto l’infezione da virus influenzale. 

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