Barriere architettoniche: bonus per l’abbattimento 2025

Le barriere architettoniche rappresentano un ostacolo significativo per l’autonomia e la qualità della vita di molte persone, in particolare anziani e disabili. Per favorire l’accessibilità, il governo ha confermato anche per il 2025 incentivi economici destinati all’abbattimento di queste barriere in edifici privati e pubblici. Il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche consente di ottenere detrazioni fiscali o contributi per interventi come l’installazione di ascensori, rampe e montascale, oltre all’adeguamento di ingressi e servizi igienici. Questa agevolazione si inserisce in un più ampio impegno verso l’inclusione e il miglioramento della mobilità urbana ed edilizia.
Gli incentivi del bonus 2025
Nel 2025, il governo italiano ha confermato e ampliato una serie di incentivi fiscali per favorire l'eliminazione delle barriere architettoniche, promuovendo l'accessibilità e l'inclusione sociale. La principale agevolazione è rappresentata dalla detrazione del 75% delle spese sostenute per interventi finalizzati al superamento e all'eliminazione di ostacoli fisici in edifici esistenti. Questa misura, introdotta dalla Legge di Bilancio 2022 e prorogata fino al 31 dicembre 2025, copre una vasta gamma di lavori, tra cui l'installazione di ascensori, montascale, rampe e la sostituzione di impianti non a norma.
I massimali di spesa detraibili variano in base alla tipologia di edificio:
- 50.000 euro per edifici unifamiliari o unità immobiliari indipendenti;
- 40.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari in edifici da 2 a 8 unità;
- 30.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari in edifici con più di 8 unità.
La detrazione viene ripartita in cinque quote annuali di pari importo. È possibile optare per la cessione del credito o lo sconto in fattura, facilitando l'accesso immediato al beneficio fiscale.
Oltre alla detrazione del 75%, esistono ulteriori agevolazioni:
- Detrazione del 50%: per interventi di ristrutturazione edilizia che includono l'eliminazione delle barriere architettoniche, con un limite di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare.
- Superbonus: per interventi "trainati" di eliminazione delle barriere architettoniche effettuati congiuntamente a lavori "trainanti" di efficientamento energetico o miglioramento sismico, con aliquote e condizioni specifiche.
È importante sottolineare che per accedere a queste agevolazioni, gli interventi devono rispettare i requisiti previsti dal DM 236 del 14 giugno 1989. Inoltre, le delibere condominiali che approvano i lavori richiedono la maggioranza dell'assemblea che rappresenti almeno un terzo del valore millesimale dell'edificio.
Questi incentivi rappresentano un'opportunità significativa per migliorare l'accessibilità degli edifici, contribuendo a una società più inclusiva e attenta alle esigenze di tutti i cittadini.
Come richiedere il bonus 2025
Per accedere alle agevolazioni previste dal bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche nel 2025, è necessario seguire una procedura specifica. Il primo passo consiste nell’individuare gli interventi ammissibili, che includono l’installazione di ascensori, montascale, rampe e l’adeguamento di bagni e ingressi per migliorare l’accessibilità. Successivamente, è fondamentale ottenere un preventivo dettagliato da parte di professionisti abilitati o imprese specializzate, che eseguano i lavori rispettando i requisiti normativi.
Una volta definito il progetto, il contribuente deve verificare la possibilità di beneficiare della detrazione fiscale del 75%, che viene ripartita in cinque quote annuali. In alternativa, si può optare per la cessione del credito o lo sconto in fattura, soluzioni che permettono di ridurre immediatamente il costo dell’intervento. Per ottenere il bonus, è necessario effettuare i pagamenti tramite bonifico parlante, riportando nella causale il riferimento normativo e il codice fiscale del beneficiario e del fornitore.
L’istanza per la detrazione deve essere presentata nella dichiarazione dei redditi dell’anno successivo alla spesa sostenuta. Nel caso di lavori condominiali, la richiesta deve essere approvata dall’assemblea con una maggioranza che rappresenti almeno un terzo del valore millesimale dell’edificio. Infine, è indispensabile conservare tutta la documentazione relativa agli interventi effettuati, inclusi fatture, ricevute e certificazioni di conformità, per eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
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